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Cass. Sez. 4, Sent. n. 17661 del 15/4/2010 Cc. (dep. 7/5/2010 ) Rv. 247335

Imputabilità - Minore età - Infradiciottenne - Capacità di intendere e di volere - Accertamento - Relatività - Natura del reato

Ai fini dell'accertamento della capacità di intendere e di volere del minore imputabile, valore preminente deve riconoscersi alla natura del fatto criminoso ed alle sue modalità esecutive. Per riconoscere, infatti, l'immoralità di alcuni fatti che si contrappongono alle regole più elementari di condotta è sufficiente uno sviluppo individuale anche limitato, sul quale non possono aver influenza specifiche condizioni socio-ambientali e familiari nelle quali il minore sia eventualmente vissuto. (Nella specie, in relazione ad una misura cautelare personale, la Corte ha ritenuto sufficientemente motivata l'ordinanza del Tribunale del riesame quanto alla sussistenza della capacità di intendere dell'indagato, poiché era stata evidenziata la gravità dei fatti ascritti - detenzione a fini di spaccio di ovuli di cocaina - in considerazione delle circostanze di luogo e di tempo).

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